Antonio Pischel

Minerali

Il primo documento della collezione mineralogica è il catalogo di Antonio Pischel del 1855, nella cui prefazione si legge: "... Riguardo ai minerali di più recente data, mi sono valso delle scoperte e dei metodi di Bronn, Bulm, Leonhardt, Brochant, e altri moderni mineralogisti."

In Europa
Il catalogo di Antonio Pischel prova l'impegno profuso nello studio e nella documentazione mineralogica non solo del territorio trentino, ma di tutta l'area europea. Tale attività di studio di studio e di scambio con vari ricercatori del mondo è documentata anche da numerosi minerali significativi.

In Italia
Centoventidue anni dopo il primo catalogo mineralogico di Pischel, nel 1977 Paolo Antonini, nell'incrementare e rivedere la collezione, descrive 1300 campioni distribuiti su circa 240 specie provenienti da 34 paesi, in rappresentanza di tutti e cinque i continenti e in particolar modo delle varie regioni italiane.

In Trentino
La particolare attenzione al territorio ha portato alla raccolta di circa 70 campioni di prodotti minerari del Trentino di notevole valore storico. Essi spesso documentano antiche attività estrattive di cui oggi non si conserva più traccia.

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