170 anni. Un museo antico, che continua a rinnovarsi

  •  01.12.2021 - 13:39 
  •  Mostre
  • 2 dicembre ore 20.45 al teatro Zandonai: ospite speciale l'attore Cesare Bocci per i 170 anni del Museo Civico di Rovereto

2 dicembre ore 20.45: una serata con ospite speciale l'attore Cesare Bocci e la première del film di Dario Baldi “Civico 170” al Teatro Zandonai per festeggiare l’anniversario della Fondazione Museo Civico di Rovereto

Il Museo Civico di Rovereto, uno dei più antichi musei italiani, celebra i suoi 170 anni, nel corso dei quali si è mosso tra ricerca, divulgazione, conservazione, didattica, mantenendo sempre le radici saldamente piantate nei propri principi, ma con uno spirito di innovazione attento alle esigenze e alle indicazioni del presente e del futuro.

Per celebrare questo storico traguardo, la Fondazione Museo Civico, oltre a una mostra a tappe "Sette storie per un museo” e un podcast che accompagneranno l'esposizione del Museo della Città a Palazzo Sichart fino a gennaio, offre una serata speciale, giovedì 2 dicembre alle 20.45 al Teatro Zandonai, a Rovereto, aperta a tutto il pubblico gratuitamente.

La formula della serata prevede la prima assoluta del corto del regista Dario Baldi CIVICO 170, dedicato all’istituzione roveretana e sostenuto dalla Trentino Film Commission, e un talk su temi di interesse generale quali l'importanza della divulgazione culturale, il ruolo presente e futuro dei musei e il coinvolgimento dei giovani. L'evento sarà moderato da Alberto Faustini, direttore de L'Adige, e vedrà protagonisti come ospite speciale l'attore Cesare Bocci, celebre Mimì Augello della serie il Commissario Montalbano, ma anche dottore in scienze geologiche, conduttore di un programma televisivo di divulgazione storico artistica e testimonial di campagne di promozione scientifico ambientale, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga e il presidente della Fondazione Museo Civico Giovanni Laezza.

Nel 1851, nel periodo della dominazione austriaca in Trentino, un gruppo di cittadini roveretani decise di costituire una Società privata, caso unico nella storia italiana, che avrebbe avuto come scopo quello di conservare e valorizzare il patrimonio e le collezioni della città, che essendo privati, erano quindi salvi da possibili acquisizioni straniere. Quella della nascita del Museo Civico di Rovereto rappresenta una storia particolare nel contesto istituzionale e culturale trentino, intanto perché non nasce da una donazione, da una collezione o da una strategia governativa, ma da un gruppo di personalità provenienti dal mondo culturale e politico che sentirono l'esigenza di un'istituzione che raccogliesse testimonianze del territorio, a scopo conservativo, ma anche per promuovere lo studio delle scienze e delle arti, e per accrescere il lustro della città, e a scopo educativo.

Molti sono i personaggi, gli scienziati, i ricercatori e le ricercatrici che hanno dato lustro al Museo e alla città della quercia: gli archeologi Paolo Orsi e Federico Halbherr, gli entomologi Bernardino Halbherr e Livio Tamanini, il pioniere della socio-biologia Alessandro Canestrini, il botanico Ruggero de Cobelli, solo per citarne una minima parte rispetto ai molti il cui testimone è stato raccolto dai ricercatori di oggi. Dopo la prima parte della sua storia come Società privata, nel 1983 Il Museo Civico da privato diventa pubblico, sotto il controllo dell’amministrazione comunale e trent'anni dopo, nel 2013, recupera l'aspetto privato per una maggiore agilità e possibilità di autofinanziamento, diventando Fondazione sia pure a partecipazione pubblica.

Le novità sono nel DNA del Museo roveretano, anche negli ultimi 30 anni, durante i quali vengono inaugurati il Planetario, unico in regione, l'Osservatorio Astronomico di Monte Zugna, la stazione scientifica e per i servizi educativi di Sperimentarea al Bosco della Città, il Museo della Città come seconda sede del Museo, che recupera uno degli antichi palazzi che hanno ospitato l’istituzione in passato, e che si affianca alla sede del Museo di Scienze e Archeologia in Borgo Santa Caterina.

Questa la riflessione di Alessandra Cattoi, dal 2018 alla guida della Fondazione Museo Civico, prima donna nella storia dell’istituzione: “Il Museo Civico attraversa oggi una fase di rinnovamento, non solo grazie a un nuovo allestimento su cui stiamo lavorando e a un modo diverso di fare conoscere le collezioni. Lavoriamo per rendere gli spazi e i contenuti più accessibili, per diventare più accoglienti e inclusivi, anche sul versante delle tariffe di ingresso. L’obiettivo è rendere il museo un luogo piacevole, soprattutto per i più giovani, dove imparare a conoscere ciò che ci circonda, dal nostro territorio fino allo Spazio, sperimentando e divertendosi, e infine rapportandosi con i coetanei finalmente in presenza. Saremo convinti di aver centrato l’obiettivo quando anche ragazzi e ragazze, che oggi hanno come riferimento i social, che isolano i giovani con l’illusione del coinvolgimento, sceglieranno di frequentare il museo anche senza la spinta degli insegnanti e delle famiglie, ma perché lo riconoscono come agenzia di socializzazione a loro congeniale”.

Sono passati 170 anni dalla fondazione: il Museo Civico di Rovereto ha visto cambiamenti epocali, statutari, nuove sedi e nuove sfide, non ultima la rivoluzione che viene dalla pandemia, che costringe a reinventare ogni giorno il modo di fare cultura e di divulgare la scienza. L'istituzione continua a mantenere la promessa dei padri fondatori di essere il museo dei cittadini e per la città, ma, come è sempre stata la sua caratteristica distintiva continua ad aprirsi al mondo, con iniziative sia vicine al territorio che di stampo internazionale, come le sue ricerche e i suoi festival.

 

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

Newsletter

Iscriviti per ricevere la newsletter informativa sulle attività della Fondazione MCR