Aperte al pubblico a partire dal weekend pasquale le nuove sale di Botanica e Mineralogia
AL MUSEO DI SCIENZE E ARCHEOLOGIA DI ROVERETO UN MODO NUOVO DI RACCONTARE NATURA E TERRITORIO
Le nuove sale di Botanica e Mineralogia al Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto aperte al pubblico a partire dal weekend pasquale
Dopo l’apertura del nuovo allestimento al Planetario, delle sale dedicate alle mostre temporanee e dell’atrio, si aprono da venerdì 7 aprile anche le nuove sale dedicate alla Botanica e alla Mineralogia, oltre a uno spazio immersivo sui paesaggi del Trentino, dalla pianura alle Alpi. Dalla più tradizionale esibizione di oggetti si passa a un museo di narrazione, dove le diverse tematiche vengono affrontate in modo interdisciplinare e interattivo e con tanti habitat narrativi all’interno dei quali si possono apprezzare le preziose collezioni del museo.
Nella sala di botanica, partendo dal rapporto che esiste tra noi e il mondo vegetale il percorso approfondisce i temi della flora del Trentino, la storia e la ricchezza floristica del monte Baldo. Ma si parla anche delle emergenze più attuali, collegate al cambiamento climatico e alla modifica antropica dell’uso del suolo.
Un ampio spazio viene dedicato all'affascinante mondo della dendrocronologia, la scienza che studia gli anelli di accrescimento degli alberi e che fornisce informazioni fondamentali non solo sull’età degli alberi ma anche sull’andamento climatico nel passato.
Sul versante della geologia, la nuova sala racconta i diversi paesaggi geologici del Trentino e la loro trasformazione, passando poi all’utilizzo dei materiali da parte dell’uomo con l’attività estrattiva di minerali e rocce fin dal Medioevo. L’ampia esposizione di esemplari della ricca collezione del museo segue il filo rosso della geodiversità del territorio. Un suggestivo video immersivo riesce a spiegare con semplicità ed efficacia il complesso ciclo litogenetico, ovvero la continua trasformazione ed evoluzione delle rocce e della crosta terrestre.
"Le nuove sale - dichiara Alessandra Cattoi, direttora della Fondazione Museo Civico - riflettono gli ambiti di ricerca del museo e il valore delle collezioni raccolte in più di 170 anni di vita. Ma per farlo abbiamo modificato radicalmente l'approccio e le modalità di fruizione. Abbiamo dato grande attenzione all’accessibilità, all’inclusione, alla sostenibilità, così come all’abbattimento delle barriere non solo fisiche ma cognitive per rendere più semplice l’accesso ai luoghi di visita a tutte le persone. Alcuni dettagli rimangono volutamente da completare perché contiamo sui commenti e suggerimenti dei visitatori in un percorso che ci piace pensare di partecipazione”.
L’ambiente, la sostenibilità, i cambiamenti, la storia di un territorio e di una comunità, la passione per la scienza e per la Natura, tutto concorre a costruire un racconto che vuole regalare emozioni oltre che offrire nozioni e informazioni.
“Tutto il nostro staff, gli esperti delle discipline, la direzione, la comunicazione, sono stati impegnati in un lungo percorso di formazione e di restituzione insieme a We-exhibit di Venezia, che ha progettato e curato i nuovi allestimenti. Il risultato è un museo innovativo che riesce anche a porre la giusta attenzione alla propria storia e al territorio in cui opera” commenta il presidente della Fondazione, Giovanni Laezza. “Il giudizio ora spetta ai visitatori che già in questi giorni di festa potranno apprezzare le nuove sale e che sono certo saranno numerosi sia tra i roveretani che tra i turisti di passaggio in città”.
I lavori di rinnovamento del Museo Civico proseguiranno nei prossimi mesi con la sezione dedicata alla paleontologia e in particolare al sito delle orme dei dinosauri dei Lavini di Marco. Il prossimo anno saranno interessati invece gli spazi al secondo piano del museo dove sono esposte attualmente le collezioni di zoologia e archeologia.
Info e prenotazioni: Tel. 0464 452800 museo@fondazionemcr.it