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Per gli astronomi è in outburst. In parole più semplici, si è presentata nei nostri cieli (dove appare ogni sette anni) oltre due milioni di volte più brillante del consueto. Così finalmente anche a occhio nudo è possibile avvistarne la presenza. Ma sono le immagini riprese dai telescopi - come le fotografie che qui pubblichiamo, scattate dai ricercatori del Museo Civico Paolo Ochner e Stefano Tomasoni dall'osservatorio astronomico di Monte Zugna - a rivelare l'aspetto della cometa 17P/Holmes in tutti i suoi dettagli.
Fu l'evento che catapultò l'intero pianeta nell' era tecnologica. Un lancio inaspettato e clamoroso, temuto e applaudito. Mezzo secolo fa, il 4 ottobre 1957, l'Unione Sovietica inviò nello spazio il primo satellite artificiale della storia, lo Sputnik I. Tutto il mondo alzò lo sguardo verso quel puntino luminoso nel cielo, mentre gli Stati Uniti - presi in contropiede - si affrettavano a recuperare il terreno perduto istituendo la Nasa. Prendeva il via così la corsa per la conquista dello spazio.
Nata all'alba della storia umana e spesso confusa a torto con l'omeopatia o con altre pratiche terapeutiche nell'ambito delle cosiddette 'medicine naturali', anche per l'uomo del terzo millennio la fitoterapia rappresenta comunque e sempre più una risorsa dalle straordinarie potenzialità. Una ragione ulteriore per tutelare la biodiversità del ricchissimo patrimonio vegetale, oggi messa a rischio da deforestazione, inquinamento, cambiamenti climatici.
Sembrerebbe evocare scenari fantascientifici, ma la notizia è in realtà più che seria. Ad annunciarla con comunicazione ufficiale è stato nei giorni scorsi il Ministero coreano del Commercio, Industria ed Energia, spiazzando altri paesi concorrenti al lavoro su progetti simili: entro il 2009 nella Corea del Sud nascerà Robot Land, la prima città dei robot, candidata sin d'ora a diventare la capitale mondiale della tecnologia e dell'automazione.
Le è stato dato il nome di 'Guenthera repanda subsp. baldensis'. E' una vigorosa piantina ingentilita da profumati fiori gialli che cresce tra rupi e strapiombi sul versante veronese del Baldo, massiccio anche detto 'Hortus Europae' per la ricchezza e la peculiarità della sua flora. Mai catalogata finora, è stata individuata nel 2004 dai ricercatori del Museo Civico di Rovereto Filippo Prosser e Alessio Bertolli e dal tirocinante Dennis Pozzer nel corso di un sopralluogo. E la recente pubblicazione sulla illustre rivista internazionale Willdenowia degli esiti di anni di studi ha prestigiosamente ufficializzato l'esclusiva scoperta dei botanici roveretani.
I dati quotidianamente raccolti all'osservatorio meteorologico storico roveretano di S.Rocco, comparati con le rilevazioni di cui tengono memoria i vecchi registri, lo dimostrano: anche i primi 5 mesi del 2007 sono stati caratterizzati da persistenti anomalie positive di temperatura e negative di precipitazioni. E' il ricercatore per la Meteorologia del Museo Civico Alessio Bozzo ad analizzare i dati, qui commentati a costante aggiornamento di un tema che sempre più coinvolge i lettori del notiziario on line. Ed ecco così che la primavera 2007 si classifica come la più calda della secolare serie climatologia roveretana, a seguito della stagione invernale più calda di sempre.
Dalla mattina di sabato 4 agosto un altro robot esploratore è in volo verso Marte, dove ancora operano i sorprendenti e resistentissimi rover gemelli Spirit e Opportunity (delle cui imprese a suo tempo il notiziario on line del Museo Civico si è ampiamente occupato). Compito del nuovo scout, raggiungere il gelido polo nord marziano per testarne i ghiacci e valutare la possibilità di forme di vita in quel contesto. Una missione nata dalle ceneri di un precedente progetto di esplorazione del pianeta rosso: di qui il nome del supertecnologico robot esploratore, chiamato Phoenix Mars Lander, come spiega nel suo intervento la ricercatrice della sezione astronomica del Museo Civico Chiara Simoncelli.
Possono sembrare notizie curiose, sorprendenti. Ma rappresentano anche una serie di campanelli d'allarme che ricercatori e climatologi cercano in ogni modo di far presenti al mondo, a partire dalle comunità locali. Un impegno che il notiziario on line del Museo Civico ha da tempo fatto suo, portando avanti con costanza - anche grazie all'apporto dei suoi ricercatori - un filone di approfondimento sempre molto cliccato e consultato. Ecco allora alcune novità delle scorse settimane sul fronte del riscaldamento globale, divulgate da riviste scientifiche o agenzie di stampa internazionali.
Sempre più evoluti, sempre più autonomi, sempre più utili nella realtà quotidiana. I robot hanno lasciato da tempo le pagine dei libri di fantascienza per entrare nella nostra vita di tutti i giorni. Inevitabile quindi che anche le agenzie di stampa si trovino a diffondere ormai di continuo notizie legate alle ultime applicazioni nel campo dell'automazione. Il notiziario on line del Museo Civico di Rovereto dà questa volta spazio ad alcune tra le più recenti e sorprendenti, a costante aggiornamento di un tema affrontato già da anni nelle sue pagine sotto diverse angolature grazie ai contributi specifici di esperti ricercatori e qui ripreso 'in clima estivo' tra curiosità e spunti di riflessione.
Correva l'anno 1611 quando il principe vescovo di Eichstätt, cittadina bavarese non distante da Monaco, decise di preservare in qualche modo a favore dei posteri lo spettacolare giardino da lui creato attorno al palazzo vescovile con varietà botaniche provenienti da tutto il mondo. Si sarebbe data alle stampe così un'opera che ancora oggi rimane esempio mirabile e raramente eguagliato di quel connubio tra arte e scienza rappresentato per secoli dagli erbari. Un'opera - l'Hortus Eystettensis, appunto - che dall'11 luglio e fino al 31 dicembre 2007 sarà esposta assieme ad altri preziosi pezzi al Museo Civico di Rovereto nell'ambito della mostra 'Quando l'arte serviva a curare'.
Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.
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