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1925: è allinizio di quell'anno che Maurizio Dapor - ricercatore dell'Irst - rileva una svolta fondamentale verso 'la moderna visione della struttura atomica e subatomica'. Ad entrare in gioco sono concetti del tutto nuovi e coraggiosi per l'epoca, come quello di probabilità (introdotto per la prima volta qualche tempo prima da Albert Einstein). Nasce così la 'teoria ibrida' di Bohr...
Il territorio urbano del comune di Rovereto è lunica zona dItalia (ma probabilmente anche del mondo) in cui lo sviluppo dellinfestazione da parte della zanzara tigre Aedes albopictus (Skuse) è stato seguito sin dalle prime fasi del suo manifestarsi. In questo intervento a firma dell'esperto referente Uberto Ferrarese vengono presentati i risultati del monitoraggio con ovitrappole svolto nel 2005 sul territorio comunale: i dati raccolti - che presto potranno essere confrontati anche con quelli relativi al 2006 - mettono in evidenza una notevole intensificazione dellinfestazione e una sua espansione. Vengono ribadite quindi 'la necessità di far seguire in tempo reale i provvedimenti di disinfestazione e l'importanza di informare i cittadini sui provvedimenti di prevenzione e di lotta alla zanzara da adottare nelle aree private'. L'articolo è stato pubblicato per intero negli Annali del Museo Civico di Rovereto, Vol. 21 (2005,) alle pagine 261-269.
Sir Nicholas Stern, consigliere economico di Blair, è esplicito: in caso di mancato intervento, i mutamenti climatici in atto per via dell'effetto serra sono destinati a provocare effetti catastrofici anche sullo sviluppo socio-economico del pianeta, con il rischio di una crisi globale pari solo a quelle verificatesi durante le guerre mondiali o la Grande depressione. Ma quali è l'effettiva relazione tra aumento delle temperature e concentrazioni di gas serra? E' forse possibile calcolare una formula che coniughi la stabilizzazione di tali concentrazioni atmosferiche con le esigenze di sviluppo sostenibile dell'umanità? A queste e altre domande risponde - sulla base dei recenti convegni e bollettini scientifici - il ricercatore per la Meteorologia del Museo Civico di Rovereto Fausto Maroni.
Si preparano tempi duri per falsari e trafficanti d'arte: presto le opere conservate nei musei o appartenenti al patrimonio storico-culturale collettivo potrebbero essere contrassegnate da specifici codici a barre, quasi delle 'impronte digitali' uniche e inconfondibili che renderebbero impossibile la sostituzione del manufatto con un clone e permetterebbero comunque di riconoscere con assoluta sicurezza l'originale in caso di furto. La notizia - annunciata negli scorsi giorni - arriva dal Gruppo nazionale di Geofisica della Terra Solida del Cnr.
Da dove provenivano le materie prime e i pigmenti utilizzati nel primo secolo dopo Cristo per realizzare le decorazioni parietali della grande Villa romana di Isera? A indagare sono i geologi Franco Finotti e Fabiana Zandonai, che analizzano i colori degli affreschi della villa con l'obiettivo di verificare se le terre colorate estratte per secoli nelle miniere del Monte Baldo possono essere compatibili con quelle usate dai romani. Vengono quindi confrontati gli spettri dei colori degli affreschi con i colori naturali presenti nella collezione dei prodotti minerari del Trentino conservata al Museo Civico di Rovereto. I due geologi forniscono così agli archeologi prove essenziali sia riguardo l'estrazione locale di materie prime per pigmenti nel periodo considerato, sia a proposito dei legami artistico-commerciali tra l'insediamento di Isera e il resto del mondo romano. L'articolo è pubblicato anche negli Annali del Museo Civico di Rovereto vol. 21 (2005) alle pagine 137-152, sezione Scienze naturali.
Ancora una stagione anomala, e più precisamente 'un'estate degli eccessi': è così che Alessio Bozzo - ricercatore del Museo Civico per la Meteorologia - introduce l'analisi dei dati quotidianamente rilevati assieme al collega Fausto Maroni tra giugno e agosto 2006 alla stazione meteorologica storica roveretana dell'ex convento di San Rocco. Nel giro di poche settimane si è passati dalla neve a bassa quota al caldo record del mese di luglio, fino alle piogge abbondanti e quasi autunnali dei giorni di ferragosto...
L'interesse dilaga tra gli studenti, ma trova spesso gli insegnanti spiazzati; così, nelle scuole secondarie l'approccio alla robotica diventa sempre più una questione di rilievo. In aiuto ai docenti, ma anche a chi volesse semplicemente cimentarsi in prima persona con i 'segreti' dell'automazione, interviene ancora una volta il ricercatore Paolo Fiorini segnalando i migliori supporti didattici disponibili in rete.
Planck, Bohr, Schrödinger, Heisenberg: è con una serie di grandi nomi e con le corrispondenti teorie che il ricercatore Maurizio Dapor inizia a percorrere in questo intervento introduttivo la storia della fisica moderna. Un racconto che vede protagonisti uomini brillanti e determinati, spesso in disaccordo tra loro ma accomunati da un principale obiettivo: schiudere alla conoscenza le frontiere del mondo atomico e subatomico.
Le crescenti conoscenze sul funzionamento del cervello umano aprono prospettive straordinarie anche nel campo dell'intelligenza artificiale e della robotica, ramo di ricerca che da anni viene seguito con particolare interesse al Museo Civico di Rovereto. Si fa strada la 'computazione cognitiva', che prospetta per il prossimo futuro robot in grado di sostituire l'uomo nelle più svariate occupazioni. Ma spesso è la robotica stessa a offrire inedite opportunità alle neuroscienze: è il caso di Robotcub, un automa progettato per imparare con le modalità di un bambino appena svezzato.
Impatto 'sfiorato per un soffio'. E' così che gli esperti del settore definiscono il pericolo (appena scampato) di una collisione tra il nostro pianeta e l'asteroide 2004 XP 14. E in ogni modo, aggiungono gli stessi scienziati della 'Neo' (Near-Earth Objects, oggetti prossimi alla Terra), "Non è una questione di se un oggetto Neo cadrà sulla Terra, ma di quando' "...
Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.
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